Meglio scrivere/ricevere email o confrontarsi direttamente in chat? Riunione o video call?
Ecco la tua selezione di oggi by Marketing Manager Update: nuove notizie, ispirazioni e tool.
Buona lettura!
Meglio scrivere/ricevere email o confrontarsi direttamente in chat? Riunione o video call?
La posta elettronica è onnipresente. È di uso comune dagli anni '70. La messaggistica istantanea (chat) non è così onnipresente, ma grazie al telefono cellulare è di uso comune dagli anni '90. Anche i forum di discussione e le riunioni video sono antecedenti a Internet, ma sono diventati di uso più comune quando prodotti come Skype e Zoom sono diventati disponibili gratuitamente negli ultimi dieci anni circa.
L’uso aziendale della tecnologia delle comunicazioni in genere è in ritardo rispetto all’utilizzo da parte dei consumatori. La posta elettronica non ha raggiunto un'adozione diffusa nelle aziende fino alla fine degli anni '80, con l'adozione dei prodotti Lotus (poi IBM) e Microsoft. La chat ha impiegato più tempo per prendere piede nelle aziende, anche in questo caso quando le offerte sono diventate disponibili dai normali fornitori di prodotti per ufficio IBM (SameTime) e Microsoft (Lync) intorno al 2007 e oltre. Piattaforme incentrate sulla discussione come Yammer, Workplace di Meta, Jive, ecc., sono diventate più onnipresenti nelle aziende solo nell'ultimo decennio circa. Ma cos'è che ci fa risparmiare più tempo e guadagnare in qualità e comunicazione?
Neuromarketing e Copywriting
Se nel tuo lavoro ti occupi anche di copywriting e la tua passione è la scrittura persuasiva, questo libro di | Francesco Mariani deve avere uno spazio nella tua libreria. La professione del/della copywriter non consiste solo ed esclusivamente nel saper scegliere quali parole utilizzare per comunicare al meglio ma è anche, e soprattutto, ricercare le giuste informazioni.
Adobe Photoshop: da sempre al fianco dei grafici, diventerà tossica per la creatività?
Nonostante esistano numerose buone alternative economiche o gratuite, le app Creative Cloud di Adobe rimangono praticamente incontrastate nella maggior parte dei settori rilevanti.
Se sei un fotografo o un editor di immagini, devi conoscere Photoshop e Lightroom. Un artista, illustratore. Un motion designer, After Effects. Lavori nell'editoria? InDesign. Il cinema è l'unica eccezione, ma anche qui Adobe sta facendo forti passi avanti, con il presidente Shantanu Narayen che ha felicemente sottolineato nel suo discorso di apertura che il trionfo dell'Oscar Everything Everywhere All at Once è stato realizzato utilizzando Premiere Pro. Ma adesso, con l'AI, cosa sta succedendo?
Google penalizza i contenuti scritti con l’intelligenza artificiale?
No, anche perché lo stesso Google utilizza l'AI per i suoi contenuti.
"In Google crediamo da tempo nel potere dell'AI di trasformare la capacità di fornire informazioni utili. In questo post condivideremo ulteriori informazioni su come i contenuti generati dall'AI si inseriscono nel nostro approccio di lunga data per mostrare sulla Ricerca contenuti utili per le persone."
LinkedIn presenta uno strumento generativo basato sull'intelligenza artificiale per i professionisti del marketing B2B
Il programma, Accelerate, mira ad accelerare la configurazione della campagna pubblicitaria e consigliare il pubblico target.
Tra i suoi primi vantaggi, l’intelligenza artificiale generativa ha dimostrato di far risparmiare tempo nel processo di creazione delle campagne e di accelerare l’ottimizzazione degli annunci per gli esperti di marketing.
Questo utilizzo arriva a LinkedIn, acquisito da Microsoft per 26,2 miliardi di dollari nel 2016, con la sua ultima offerta di intelligenza artificiale per gli esperti di marketing: Accelerate.
Nel tentativo di aiutare gli esperti di marketing B2B a raggiungere un targeting più preciso, l’ultima soluzione basata sull’intelligenza artificiale di LinkedIn consiglia una campagna end-to-end e ottimizzazioni automatiche. In questo modo, gli esperti di marketing possono raggiungere il loro pubblico B2B utilizzando contenuti creativi su misura in soli cinque minuti, ha detto ad Adweek Abhishek Shrivastava, vicepresidente del prodotto, LinkedIn.
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